Nelle università romane sono oltre 67.000 gli studenti iscritti provenienti da paesi stranieri, poco meno del 12% del totale degli universitari della città. Spesso, però, questi giovani devono confrontarsi con problemi di natura burocratica, logistica o linguistica, ed è proprio per andare in loro aiuto che il Consorzio Umana Solidarietà, grazie al sostegno di DiSCo Lazio (Ente Regionale per il Diritto allo Studio e alla Conoscenza), ha dato vita al progetto Welcome Hub Roma.
Grazie a questa iniziativa, presentata oggi presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi Roma Tre, è stato attivato uno sportello informativo e relazionale multifunzionale, finalizzato non solo a offrire orientamento accademico e burocratico, ma anche a promuovere attività culturali, didattiche e ricreative – laboratori di ceramica, show cooking, corsi d’italiano e tornei sportivi – volte a facilitare l’integrazione sociale, l’apprendimento linguistico e lo scambio interculturale, rafforzando così il senso di appartenenza degli studenti internazionali alla comunità cittadina.
Il progetto, avviato nel mese di luglio, è entrato a pieno regime con l’inizio del nuovo anno accademico di settembre. I dati raccolti fino a questo momento e presentati oggi parlano di oltre 100 giovani che si sono rivolti allo sportello, provenienti da tutti i continenti: Asia (31%), Africa (23%), Europa Orientale (19%), America Latina (15%), Europa Occidentale (12%). Numerosi anche i giovani italiani che hanno usufruito del servizio, per ottenere informazioni e orientamento.
Tra le richieste principali figurano:
- assistenza burocratica (27%)
- richiesta di alloggio (23%)
- ricerca di un lavoro part-time (19%)
- orientamento universitario (16%)
- supporto linguistico (15%)
«Crediamo molto – ha commentato Paolo Ragusa, direttore del Consorzio Umana Solidarietà e presidente ALS MCL e ANCOS UNCI – che questa iniziativa possa rappresentare un supporto importante per i tanti studenti stranieri che studiano nella nostra Capitale e che devono ogni giorno affrontare e superare ostacoli e difficoltà. Quello che abbiamo voluto fare è stato non solo fornire loro un aiuto dal punto di vista pratico e logistico, ma anche offrire strumenti di integrazione e occasioni per stringere nuovi legami e relazioni. Un ringraziamento speciale va a DiSCo Lazio, che ha scelto di credere in questo progetto e di sostenerlo».
Fonte: https://www.farodiroma.it/a-roma-67-mila-universitari-stranieri-ma-non-ci-sono-alloggi-per-loro
