Profit Farm e la sua “piattaforma” dà fiducia al Consorzio Umana Solidarietà, con grande soddisfazione dell’analista finanziario Antonio Riccobono e di Paolo Ragusa

(Salvo Cona) PALERMO. Profit Farm è una innovativa piattaforma di lending crowdfunding che permette a tutti – piccoli e grandi risparmiatori – di finanziare operazioni di acquisto e incasso di crediti certi, liquidi ed esigibili verso la Pubblica Amministrazione e altri soggetti pubblici o privati egualmente solvibili. Un’azienda che abbia un credito “blindato” nei confronti di una Pubblica Amministrazione (ovvero nei confronti di un soggetto pubblico o privato egualmente solvibile) – e che abbia esaurito positivamente l’intero iter legale di accertamento del credito stesso – può dunque proporre la propria operazione su Profit Farm. Come ha deciso di fare il Consorzio Umana Solidarietà che si è già reso partecipe, con successo, di una campagna su questo portale (“Magnolia 5”), restituendo tempestivamente ai Lenders la somma di circa 230.000,00 euro. Fatta questa premessa, ai loro utenti è offerta la possibilità di prestare (nuovamente) al Consorzio Proponente somme (questa volta) finalizzate allo smobilizzo di un credito vantato nei confronti del Comune di Lercara Friddi (Pa), nell’ambito del Fondo Next Generation EU generato dal PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Nello specifico, nel contesto di un bando avente ad oggetto lo svolgimento di attività socio-sanitarie, è stato appaltato al Consorzio Proponente Solidarietà – in ATI con il Consorzio Il Melograno S.C.S. svolgimento di tali servizi nel distretto del Comune di Lercara Friddi. Il tutto, come si diceva, grazie all’intervento sostanziale dell’Unione Europea, la quale ha finanziato il progetto in questione attraverso il Fondo Next Generation EU. Il Next Generation EU – meglio noto in Italia con i nomi informali di Recovery Fund o Recovery Plan – è un fondo europeo dal valore di 750 miliardi di euro approvato nel luglio del 2020 dal Consiglio Europeo al fine di sostenere gli Stati Membri colpiti dalla pandemia di COVID-19.
Va detto che in questo caso, in favore del Consorzio Umana Solidarietà, tutto ciò è stato reso possibile anche grazie all’intervento qualificato e competente di un esperto, anzi per meglio dire di un ‘analista finanziario’, come suole definirsi il dottor Antonio Riccobono, il quale spiega che “è stata un’operazione di finanza alternativa, come altre che si fanno su piattaforme di crowdfunding investing. Peraltro io sono fondatore e promotore di un progetto (in attesa di autorizzazione da parte della Banca d’Italia) che mira proprio a finanziare quelle attività… sia nel campo sociale che nelle attività di cooperative… che si trovano al di fuori del sistema bancario ordinario. Per cui, per il Consorzio Umana Solidarietà ci si è affidati alla Profit Farm e alla sua piattaforma, specializzata nella gestione dei crediti. Penso che il Consorzio Umana Solidarietà – sottolinea il dottor Riccobono – svolga attività fondamentali per la vita sociale delle persone, tanto che io ci credo tantissimo, perché sono convinto che attraverso i servizi che esso offre si migliora anche la società civile. E la società civile funziona se c’è poi il mercato del lavoro che produce e produce ricchezza, creando sistema; e questi sono i meccanismi per poter funzionare. In ultimo – conclude Antonio Riccobono – colgo l’occasione per ringraziare la Profit Farm ed in particolare l’avvocato Cristiano Tofani che ha contribuito alla realizzazione di questa raccolta fondi da investire sul Consorzio Umana Solidarietà, facendo passare l’operazione come un credito certo.”
Non manca la soddisfazione del Consorzio Umana Solidarietà che, nella persona del dottor Paolo Ragusa, fa sapere quanto segue: “Per noi e’ un risultato importante quello dell’accesso al credito attraverso una formula innovativa come il crowdfunding. Profict Farm ci ha dato fiducia ed oltre a condividere la nostra mission ci ha valutato come un soggetto affidabile sotto il profilo economico finanziario. La cooperazione sociale ancora una volta diventa veicolo di cambiamento culturale ed innovazione di sistema.”
Nella foto ANTONIO RICCOBONO e PAOLO RAGUSA (a dx)